finanza1Il nostro risparmiatore è oggi alle prese con un altro dilemma. Ha deciso di investire in fondi, ma l’offerta è davvero vastissima! Quale scegliere? Come valutare la qualità di un fondo? La domanda è tutt’altro che semplice e richiede una risposta articolata. Il suggerimento più immediato è di suddividere i fondi in tre categorie:

 

  • FONDI TEMATICI: sono quelli specializzati su un singolo mercato (azionario USA., obbligazionario Paesi Emergenti ecc…). L’aspetto fondamentale per valutarne la qualità è il confronto tra l’andamento del fondo e quello dell’indice del mercato di riferimento (il c.d. benchmark). In questo modo, infatti, si può apprezzare la capacità del gestore di dare un “valore aggiunto” rispetto al risultato medio del mercato. Nel concreto, la domanda a cui rispondere sarà: “come si è mosso il nostro fondo azionario Italia rispetto all’andamento dell’indice Ftse Mib?”
  • FONDI FLESSIBILI: hanno la caratteristica di poter spaziare su più “asset class” (azionario, obbligazionario governativo, obbligazionario societario ecc.). In questo caso, la valutazione va fatta rispetto a un benchmark di tipo “misto”, cioè costituito dalla sintesi di altri indici. In aggiunta, è raccomandabile anche analizzare il comportamento del fondo nei periodi dove ci sono stati dei particolari shock di mercato (esempio l’estate 2007, il 2008, l’agosto 2011 o importanti trend di rialzo come il marzo 2009). In questo modo, si può apprezzare la “reattività” del gestore e la sua capacità di assumere decisioni efficaci. La domanda che ci dobbiamo porre è: “il mio gestore è stato capace di evitarmi lo scivolone del mercato?” Oppure:  “Ha saputo cogliere un’occasione di guadagno?”.
  • I FONDI “NUOVI” : sono fondi che dichiarano di operare secondo “metodologie innovative” rispetto al passato. Nessun pregiudizio ovviamente, ma grande attenzione. Non trascuriamo quei prodotti che hanno una storia consolidata e magari sono seguiti dallo stesso gestore da molti anni. Avendo a disposizione la loro storia, possiamo fare valutazioni certamente più accurate. Eppure, molto spesso i fondi nuovi sono quelli che raccolgono in fretta molte masse poichè anche in finanza, conta molto il marketing…!

Esistono valutazioni professionali fatte da altri di cui ci possiamo fidare? Uno strumento che mi sento di suggerire è senz’altro MORNINGSTAR (www.morningstar.it). Autorevole e gratuito, tiene conto dei suddetti elementi ed anche di altri. Inoltre si possono trovare informazioni interessanti come la composizione del fondo, i titoli maggiormente presenti, la politica di investimento, etc… che consentono di apprezzare in modo completo le caratteristiche del fondo. Altro strumento di valutazione utile e valido per tutti, anche se un pò più tecnico, è l’indice di Sharpe. Questo indice misura il rapporto tra il “sovrarendimento” di un fondo (inteso come maggior rendimento rispetto ad un investimento senza rischio) e la sua volatilità. In soldoni, più alto è l’indice di Sharpe, maggiore è l’abilità del gestore nell’ottimizzare il rapporto rendimento-rischio.

Infine, come già sottolineato nel nostro primo articolo, non dimentichiamo mai che il fondo è un mezzo per investire ma la nostra prima decisione è quella relativa al mercato (o ai mercati) sul quale vogliamo investire. E’ da qui che dobbiamo partire per circoscrivere la nostra analisi e scegliere il fondo migliore. Stando bene attenti alle scottature!

NB – Le opinioni espresse nei contributi di Labeconomy.com sono redatte a solo scopo divulgativo e  informativo. Non costituiscono in alcun modo sollecitazione al pubblico risparmio. Chiunque ne faccia un uso diverso da quello per cui sono state pensate se ne assume la piena ed esclusiva  responsabilità.

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