C’è una cosa che adoro: ricamare, rammendare, creare con ago e filo… Tu dirai, roba antica, roba delle nonne, che non serve più ai giorni nostri. Ed invece io voglio credere che questa “roba antica” possa diventare una professione grazie a “roba decisamente più tecnologica”: il web!
Prima cosa da fare: creo un canale YouTube. Naturalmente ci vuole tempo e costanza, se voglio fare le cose per bene. Dapprima realizzo alcuni video dei miei lavori con ago e filo: mostro come si fa un orlo, come si rammenda uno strappo, come si ricama a mezzo punto e così via. Su YT trovo molti video che spiegano le stesse cose: studiandomeli ho capito che non li devo copiare, ma devo differenziarmi da loro, cercando di personalizzare i miei contenuti il più possibile! Per esempio mettendo le annotazioni, rivelando qualche trucco del mestiere, facendo una post-produzione con movie-maker, o più semplicemente aiutandomi con l’editor di YT che mi offre tante soluzioni per migliore il mio video. Un aspetto importante è il nome del canale. Devo trovare un nome evocativo, che identifichi subito l’argomento, facilmente memorizzabile e magari che abbia una particolare keyword al suo interno.
I video devono essere in alta qualità. Non devo dimenticare di riprendere i lavori con la migliore delle inquadrature; faccio di più: creo un ambiente carino ed accogliente intorno a me e al mio tavolo di lavoro. Chi mi guarda, si deve sentire a proprio agio! Altro aspetto fondamentale è caricare i video con costanza, magari sempre lo stesso giorno, in modo che chi è interessato sappia quando troverà contenuti nuovi.
Veniamo alla descrizione del video ed ai tag. La descrizione deve essere chiara e comprensibile. I tag devono essere molto contestualizzati al video che mostro (se cambio una cerniera, nei tag non scriverò ricamo a punto croce!! E’ importante). Devo anche tenere presente che sarò sottoposta al giudizio del web intero: saprò bearmi dei complimenti e delle attestazioni di stima (si iscriveranno al canale, condivideranno i miei contenuti), ma devo anche accettare le critiche negative e rispondere a un’obiezione in modo costruttivo, che anzi, mi aiuterà a migliorare.
Devo mettermi in testa che devo lavorare sodo, se voglio ottenere un risultato. Ma quale risultato? Monetizzare il canale chiedendo a YT di farmi diventare partner: ogni privato lo può richiedere, è molto più semplice di quello che si possa immaginare. L’importante è che i video siano originali, non contengano alcun tipo di infrazione al copyright e rispettino al 100% le regole di YouTube. Quanto guadagnerò? I guadagni andranno in base al mio impegno nel caricare e alla mia capacità di share! Creerò per questo una fanpage di Facebook e le darò lo stesso nome del canale. Qui condividerò i video e cercherò i “like” delle persone che possono essere interessate all’argomento. Mi aiuterò con inserzioni a pagamento (finora non ho speso soldi, si badi) ben filtrate in modo da fare aumentare i fans della pagina e il conseguente afflusso al canale. Mi ricorderò di pubblicizzare il canale YT sulla pagina. Ah, e ovviamente dovrò linkare la pagina nel canale (un do ut des tra me e myself!). Potrei anche pensare di differenziare le inserzioni e realizzarne una in inglese filtrando genti e paesi fuori dall’Italia… essere vista in tutto il mondo, WOW!
Non andrò su Linkedin, almeno in questa prima fase mi interessa meno… e invece, farò un bel BLOG! (ricordarsi di linkare anche questo a YT e Fanpage e viceversa). Magari inserirò la possibilità della newsletter, ma in questo caso l’impegno, la determinazione e la tenacia dovrebbero raddoppiare. Se lo faccio, devo essere in grado di mantenere l’impegno con me stessa e con chi ha deciso di “seguirmi”. La reputazione è fondamentale sul web! Il blog è bello perché è il mezzo più interattivo, che prevede commenti, dialoghi, deviazioni sul tema, contatti più umani; si crea una piccola comunità e la crescita professionale ed umana ne trae giovamento. Magari qualche “amica” mi scrive che grazie al mio tutorial ha fatto un orlo perfetto al marito: soddisfazione, no?
Certo, calcolo che i guadagni arriveranno con il tempo e gradualmente. All’inizio sarà un dopo-lavoro, ma chissà, immagino uno scenario del tipo che mi chiami la sartoria di moda più chic della mia città e mi convochi per un posto di lavoro (o per la gestione social della loro impresa), oppure che mi chiami una marca di macchine da cucire molto nota e mi chieda uno scambio di link, e magari mi doni un set completo di attrezzi da lavoro brandizzati purché li usi nei video. Oppure – perché no – che mi si chieda, dietro compenso, di poter inserire un banner sul mio BLOG, o ancora, che mi contattino per tenere lezioni di cucito a signore manager rampantissime che non sanno attaccare un bottone…
Magari è un sogno troppo esagerato ma punto uno, sognare è gratis, punto due so di gente che si è creata un vero business attraverso un canale YT o un blog… e se ci sono riusciti gli altri, perché io no?
15 comments
david p says:
Nov 14, 2013
Un pezzo veramente interessante! La storia simpatica raccontata da Monica si potrebbe replicare in mille diversi contesti. Il messaggio e’ molto chiaro e positivo: l’uso intelligente del web puo’ consentire a tantissime persone portatrici di una buona idea di lanciare delle attivita’ con un investimento finanziario davvero limitato…. a patto pero’ di metterci tanta costanza e impegno!
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Monica Landro says:
Nov 18, 2013
Grazie mille, David! Hai proprio ragione quando dici che la storia si potrebbe declinare in mille contesti d’interesse. YT è pienissimo di canali di gente che racconta, espone, spiega una propria arte. Trovo che questo sia in assoluto la vera forza di questa piattaforma.
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adone paratore says:
Nov 15, 2013
Un bell’esempio di spirito imprenditoriale senza particolari capitali , se non quello della propria testa e forza di volonta’. Complimenti davvero a Monica.Tieni duro perche’ qui piu’ che mai, come ha gia’ detto David, serve molta costanza prima di vedere i risultati che sicuramente arriveranno.
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Monica Landro says:
Nov 18, 2013
Ah, guarda Adone, sono qui in prima linea ogni mattina… con guantoni e con tanta costanza e perseveranza. E sono sicura di essere in buona compagnia, con ognuno di voi…
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Michele D' Apolito says:
Nov 15, 2013
Cara Monica, il tuo pezzo è evocativo dello spirito con cui abbiamo fondato il Lab: guardare ai cambiamenti che abbiamo di fronte con creatività, ottimismo, spirito costruttivo, voglia di fare.
Il futuro può essere gravido di possibilità, si tratta di calibrare la propria volontà in questa direzione. Grazie per il tuo contributo, mette di buon umore.
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Monica Landro says:
Nov 18, 2013
🙂 !
Il fatto che l’articolo metta di buon umore, è il complimento migliore. Grazie a te!!!
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luca p says:
Nov 16, 2013
Bello! L’unica cosa che vorrei aggiungere e’ che potrebbe darsi che l’aspirante imprenditore non abbia sufficiente competenza con i meccanismi del web per fare tutto da solo… Ad esempio, costruire un blog si può anche fare da soli, ma non è così facile… In questo caso, un piccolo budget bisogna preventivarlo, per farsi aiutare da qualche bravo consulente. Sono sicuro che, tra gli amici, ciascuno ha qualcuno che sarà contento di aiutarlo senza spendere una cifra! 🙂
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Monica Landro says:
Nov 18, 2013
Ottima considerazione, Luca, che completa decisamente l’articolo. Se qualcuno degli “step” per creare un’attività su descritta fosse ostico, non bisogna demordere perchè una soluzione per raggiungere l’obiettivo finale, c’è sempre.
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lorella pozzi says:
Nov 18, 2013
Un utilissimo servizio Monica, di grande attualità, molto chiaro ma soprattutto pieno di entusiasmo ed entusiasmante!
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Monica Landro says:
Nov 19, 2013
Grazie Lorella. Ciò che mi fa davvero piacere è che sia arrivato il concetto dell’entusiasmo, al di là del contenuto intrinseco all’articolo. Capisco che l’attuale situazione italiana faccia da grande ostacolo e capisco che non sempre possa bastare l’entusiasmo e la voglia di fare per far sì che poi le sorti mutino, ma d’altra parte da qualche parte si deve pure andare perchè l’immobilismo è lo stagno peggiore…
Grazie ancora per il tuo contributo.
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lorella pozzi says:
Nov 18, 2013
Grazie!
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filippo guidantoni says:
Nov 20, 2013
Concordo con il “pezzo evocativo” e con le considerazioni fatte. La cosa che più mi ha colpito è la ricerca della qualità e la cura dei dettagli; attenzione sempre ad avere fretta ed a volere subito risultati importanti.
Oggi c’è competizione ovunque, ogni mercato è saturo ma la CURA di ogni aspetto del business ci permette comunque di avere uno spazio. Brava nel chiederti che cosa vorrei io se fossi un cliente, ossia mettersi sempre “dall’altra parte”; vedrai che andrai bene…keep your fingers crossed!
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Monica Landro says:
Nov 20, 2013
Ciao Filippo, a mia volta concordo con te. La CURA, l’attenzione e la concentrazione nel lavoro, qualunque esso sia, dalle progettazioni di Cape Canaveral alla pulizia domestica, fa la differenza. E su questo
credo non ci possa essere discussione.
Incrocio le dita, yesss! 🙂
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edoardo bonamorigi says:
Nov 24, 2013
Molto interessante. Le passioni ci guidano ed è fondamentale seguirle. Dopo la strada in salita, ci si gode il paesaggio 🙂
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Monica Landro says:
Nov 25, 2013
Buongiorno Edoardo, mi trovi perfettamente d’accordo. Le passioni sono alla base per riuscire al meglio. Quando poi queste coincidono con il proprio lavoro e non si limitano ad essere hobby, è BINGO!
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