Maggioritario o proporzionale? Alla francese o alla tedesca? Con quale soglia di sbarramento e premio di maggioranza? Un vero labirinto di proposte per la nuova legge elettorale che dovrebbe superare il tanto discusso porcellum. C’è chi avanza il suo disegno, chi ribatte ingolfandolo di correzioni. Una nuova sfida giocata all’ultimo emendamento. Ben 222 sono infatti le modifiche arrivate al testo del disegno di legge Malan che sta girando in questi giorni nelle aule del Parlamento. L’appuntamento con il voto degli italiani è sempre più vicino ma le acque si stanno già da tempo agitando, e si sta dando sfogo alla fantasia per costruire le nuove regole con le quali si voterà.
Alla ricerca di consensi, di nuovo elettorato, nella jungla di movimenti, correnti e pseudo partiti, soprattutto angosciati dal rischio di non essere rieletti, i criteri di voto possono davvero fare la differenza. Inutile discutere se esiste una proposta che si possa effettivamente definire “neutrale”. A mio avviso, il punto è completamente diverso: perchè le regole con cui votare devono essere scelte da chi si candida alle elezioni e non dagli stessi elettori? Diamo un segnale di cambiamento, consentendo a coloro che andranno in cabina elettorale non solo di poter esprimere le loro preferenze ma di poter anche decidere con quali regole esprimersi. Proposta: perché a gennaio non permettiamo ai cittadini lo spazio per una consultazione diretta sulla proposta che più risponde alla loro idea di “scelta”? Non si usa spesso rammentare che il popolo è sovrano?
5 comments
Michele D' Apolito says:
Ott 23, 2012
Caro Max, io credo che la complessità sia volutamente mantenuta alta per tentare manovre gattopardesche. Più il mix di proposte che esce e’ articolato, più si può dare la colpa a tutti (dunque a nessuno) per la mancanza di un accordo, di una svolta di vera semplificazione e democrazia. Proporre una consultazione popolare implicherebbe una previa semplificazione netta degli scenari da offrire agli elettori, non certamente le miscele propinate finora.
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Francesco Presutto says:
Ott 23, 2012
Sottoscrivo in pieno le parole di Michele. E’ uno di quei tanti casi in cui perseguire la semplificazione e il bene comune danneggerebbe l’interesse di privato di pochi. Ma siamo in Italia e quei pochi vogliono tenersi stretta con tutte le forze la sovranità che invece spetterebbe al popolo.
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maxfal says:
Ott 23, 2012
Cari Michele e Francesco il problema è proprio quello che avete indicato: un processo di autoreferenzialità che va infranto.La strada è lunga ma bisogna partire da qualche parte. Quale miglior inizio delle regole di voto?Facciamo in modo che il diritto dei cittadini non si esaurisca nell’indicare un simbolo ma concediamogli di decidere chi e come eleggere.
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italyFromAbroad says:
Ott 30, 2012
Massimiliano ha ragione, tuttavia ricordo che i cittadini italiani si espressero in modo chiaro con il referendum Segni agli inizi degli anni’90 in modo quasi plebiscitario sul sistema elettorale. La decisione del popolo italiano é stata frettolosamente archiviata dai rappresentanti dei partiti in favore del porcellum qualche anno dopo. Il tema quindi é di scegliere quello che gli elettori chiedono incorporando i principi alla base della loro decisione nella costituzione italiana in modo da evitare che al porcellum segua il ‘furbellum’..
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alessandro m says:
Nov 6, 2012
con il famoso premio di maggioranza…che nessuno riuscirà ad ottenere…rivedremo l’accozzaglia di oggi, con qualche movimento in più.
Tra meno di 3 anni si ritornerà a votare.
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