“Raschiare il fondo del barile”: mai espressione fu più azzeccata per qualificare la nuova legge di stabilità. Tra le misure più odiose, che ancora una volta andranno a pesare di più sui redditi più bassi, la cosiddetta “franchigia sulle detrazioni”. In sostanza, si perderà la detrazione – fino all’importo di € 250 – su voci di spesa quali spese mediche, interessi sui mutui, contributi alle Ong, erogazioni liberali ed altre ancora. Ma c’è un altro aspetto inquietante che vorrei sottolineare: questa misura avrà efficacia  dal 2012, cioè con la dichiarazione che si andrà a presentare nella prossima primavera! Ciò in totale spregio allo Statuto del contribuente, che prevede l’irretroattivita’ delle norme modificative dell’Irpef(e non solo).

D’altra parte, questo e’ il Paese di deroghe e proroghe, dove tutto è interpretabile ed appellabile. Una recente ricerca ha dimostrato che esistono circa seimila leggi nazionali in cui appare il termine “deroga“, nelle sue diverse accezioni. E allora, tra deroghe continue ed aperte violazioni dei patti da parte dello Stato, come si può poi pretendere che il contribuente sia ligio al dovere? E quanto si finisce per alimentare il diffusissimo atteggiamento di “autoassolvimento dagli obblighi” da parte dei cittadini?

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