Premettendo che è molto più semplice operare prevedendo i tassi di interesse piuttosto che prevedere l’andamento delle valute, riporto il pensiero dello strategist di Citigroup Valentin Marinov, apparso sul Mondo di venerdì scorso. In sintesi, in ottica di medio lungo periodo, le valute che si apprezzeranno saranno la Corona Norvegese , la Corona Svedese , il Dollaro Canadese e il Dollaro Australiano. Il Dollaro USA, insieme al nostro Euro saranno deboli. Io aggiungerei che non ho fiducia nella Sterlina Inglese.
Di quelle citate, ho una personale preferenza per la Corona Norvegese (qui sono in conflitto di interessi) e in secondo luogo per il Dollaro Canadese.
L’avvertenza è sempre la stessa: nel breve termine, le valute sono sempre un punto interrogativo e possono dare sorprese, contro ogni aspettativa di un pur bravo ed esperto analista.
Ogni vostro contributo è ben accetto.
3 comments
gino berto says:
Feb 14, 2012
Valentin Marinov.. che Dio lo benedica!!Terrò presente. Ma ancor più presente terrò la tua avvertenza piena di saggezza. E’ vero , le valute sono un pò come le enclitiche, che perdono di regola il proprio accento, eccetto che siano bisillabe o precedute da una parossitona…Insomma non è facile capirci qualcosa.
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Darius says:
Feb 15, 2012
sterlina inglese…sta perdendo nei confronti di dollaro canadese e dollaro australiano…che sia manifesta la sua debolezza? (a dispetto delle previsioni degli analisti)
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Darius says:
Feb 16, 2012
Dato che non bisogna mai innamorarsi delle proprie idee, vorrei citare un recente articolo di Vito Lops, redattore del Sole 24 Ore e apparso sul sito online ilsole24ore.com.
Per la Norvegia si cita il pericolo di bolla immobiliare e del fatto dal punto di vista finanziario (insieme a quello di Svezia e Danimarca) resta un mercato scarsamente liquido e quindi soggetto a potenziali fattori destabilizzanti.
In media gli scambi giornalieri sulla corona norvegese sono l’1,3% degli scambi valutari globali (secondo dati della Banca dei regolamenti internazionali). E riferisce quando dice l’analista Deddouche, strategist valutario di Société Générale Sa: «È un mercato piccolo, che rende il gioco pericoloso».
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-01-18/spettro-bolla-nord-europa-113202.shtml?uuid=AaqswZfE
L’unico consiglio che posso dare è ridurre il rischio attraverso la diversificazione.
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