Social network, a ciascuno il suo
by Monica Landro on Giu 10, 2013 • 10:44 12 Comments | INSERISCI COMMENTONon c’è alcun dubbio: i social network stanno letteralmente rivoluzionando il modo di “fare comunicazione” delle persone e delle imprese. Tra i più utilizzati nel mondo ci sono Facebook, Twitter e Linkedin, ma anche Google+, Pinterest, Myspace. Concentriamo l’attenzione sui primi tre, cercando di coglierne in estrema sintesi le differenze. Come si utilizzano? Quale scegliere? Quando usarli? Occorre innanzitutto fare una distinzione fondamentale tra utilizzo personale e utilizzo professionale. Dal punto di vista dell’ utilizzo personale:
Facebook è senza ombra di dubbio quello che spopola e non solo perché dà notizie, link e video ma – e forse soprattutto – ci permette di farci i fatti degli altri, attività che piace molto agli italiani. Tralasciando la caratteristica da Grande Fratello che è propria di questo social, la peculiarità per gli utenti è la dimensione ludica. Ci si iscrive a gruppi divertenti, si fanno mediamente commenti leggeri, si diventa fans di cantanti, squadre, istituti scolastici, di lavoro, e così via. E’ importante sottolineare che su questo social le immagini sono importanti almeno quanto le parole.
Twitter si caratterizza chiaramente per la sua dimensione informativa: seguiamo news di nostro interesse che ci danno comunicazioni brevi, fatte di parole chiave, con link che ci rimandano altrove per eventuali approfondimenti. Sbaglia chi “segue” a caso tutto ciò che capita. Ne fa un uso corretto chi “segue” ciò che maggiormente lo interessa. Tre sono le aree tematiche di maggior interesse: cronaca, politica, spettacolo. Le parole, soprattutto con inserimento di hashtag (#) sono fondamentali per il recupero degli argomenti che interessano.
Linkedin ha decisamente una dimensione professionale. Usare bene Linkedin non significa soltanto iscriversi e posizionare il proprio curriculum con tanto di esperienze lavorative, studi e richiesta continua di raccomandazioni e referenze agli amici. E’ la presenza “attiva” sul social a darci quel “valore aggiunto” nel caso di ricerca di lavoro. Sbaglia chi pensa sia solo una vetrina. La propria pagina va aggiornata continuamente, i contatti vanno curati e soprattutto bisogna iscriversi a gruppi che gravitino nell’ambito della propria sfera professionale e partecipare attivamente alle discussioni. Si conoscono persone, si imparano cose nuove, ci si confronta tra gente che parla lo stesso linguaggio di lavoro.
La seconda dimensione fondamentale dei social network è quella dell’ utilizzo professionale. Sono sempre di più le imprese, piccole, medie e grandi, che utilizzano i social network per entrare in contatto con clienti attuali e potenziali in tutto il mondo. I messaggi promozionali possono essere inviati in varie lingue e questo è un grande passo per la globalizzazione dell’economia. Altro vantaggio notevole è la possibilità di filtrare i profili dei potenziali clienti in base al loro sesso, età, interessi, e cultura. Le aziende trovano delle vere e proprie banche dati che aiutano a posizionare la propria pubblicità andando a colpire solamente l’utenza desiderata. Tutto questo contenendo notevolmente gli investimenti, aspetto assolutamente da non sottovalutare. Probabilmente Facebook è il social network che meglio si presta per la promozione di marchi e aziende grazie alla creazione della “fanpage”, a cui l’utente finale si iscrive per propria volontà, seguendo così le proposte che si susseguono sulla pagina e permettendo una proficua attività di business a chi ci lavora. Comunque, a prescindere dal social che si preferisce usare, ci sono delle regole precise che vanno rispettate. In estrema sintesi, possiamo citare il fatto di essere sempre connessi per poter creare e diffondere (“viralizzare”) i contenuti, per poter esprimere opinioni, seguire i trend, rispondere (sempre e comunque) all’utenza. Si tratta insomma di costruirsi una reputazione, che è l’aspetto principale per crescere attraverso i social network.
Concludendo, il rischio di disperdere tempo ed energie in mille rivoli senza ritorno indubbiamente esiste. Che se ne voglia fare un uso privato o professionale, è sicuramente importante chiarire prima quali sono i propri obiettivi, per poter ottenere buoni risultati dalla propria attività di comunicazione attraverso i social network. L’offerta è vastissima, le potenzialità formidabili. Ancora una volta si tratta di trovare… la propria dimensione!
12 comments
luca p says:
Giu 10, 2013
articoli come questo sono illuminanti per chi, come me, ha poca dimestichezza con questi strumenti. In tanti dovremmo impegnarci per saperne di più. D’latronde, da utente “basico” di FB, mi pare che i social network non facciano molto per favorire la “comprensione” dell’utente (non so se sia così anche per gli altri). Cambi di homepage imposti e non desiderati, modifiche obbligate delle impostazioni, scarse spiegazioni per le promozioni dei post…. non mi pare che la “trasparenza” sia di casa! Forse tutto questo rende un po’ più difficile andare oltre quell’utilizzo prevalentemente “ludico” di cui giustamente parla Monica…
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Monica Landro says:
Giu 10, 2013
Ciao Luca, in effetti le modifiche di homepage, di layout, di impostazioni, ecc hanno tutti una motivazione strategica ben precisa da parte dei gestori delle community, che fanno sempre molti studi prima di apportare le modifiche che spesso ci disorientano (solo all’inizio). Facebook e youtube (un altro social sul quale varrebbe la pena di aprire un capitolo a parte)sono le piattaforme che maggiormente modificano le proprie strutture ai fini di ottimizzare le proprie prestazioni e offrire una migliore navigazione all’utente.
In realtà, se tu avessi il tempo e la voglia (o magari la necessità) di creare un business su Facebook, all’interno del social stesso troveresti tutte le spiegazioni, dritte, chiarimenti, esempi, ecc che lo stesso facebook ha piacere di fornirti….più capisci, più lo usi, più loro ci guadagnano….e ovviamente anche tu. Questo principio regola un po’ tutta la rete. Potremmo traslarlo su google/youtube ma anche su ebay….
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max lai says:
Giu 10, 2013
Ho apprezzato molto il recente post di Monica sull’utilizzo di social network e apprezzo molto anche quello di oggi, non saprei davvero cosa aggiungere perchè sono stati toccati con puntualità tutti i temi principali che riguardano questi strumenti… ecco, mi piace chiamarli strumenti, perchè tali devono essere intesi secondo me.
Personalmente ho un account Facebook e uno in Linkedin, navigo soprattutto sul primo e mi tengo sempre aggiornato su eventi riguardanti il tango argentino, mia passione principale.
In generale, credo che questi strumenti siano utilissimi e unici forse per la divulgazione immediata di informazioni, nessun mezzo puo risultare piu veloce per far arrivare a più persone una stessa informazione di qual si voglia natura (inviti a eventi, notizie, auguri e quant’altro).
Indubbiamente in Facebook trova sfogo anche la nostra curiosità, la nostra innata voglia di farci gli affari degli altri… Come in tutte le cose, però, tutto dipende dall’utilizzo che se ne fa… ecco perchè vorrei che questi social network siano considerati come degli “strumenti” nelle nostre mani, nè piu nè meno, da utilizzare certo in caso di necessità, ma soprattutto da prendere con la giusta leggerezza, quasi come un gioco…
Siamo nell’era della comunicazione? o no? In questa era vediamo nascere tanti nuovi simboli e vocaboli, ad esempio il “cmq” (sarebbe l’abbreviazione di “comunque”), ma ce ne sono tanti altri!! Le parole usate spessissimo senza accenti…. insomma un vero e proprio linguaggio con regole precise.
Sembra incredibile eppure in questa era della comunicazione sono in aumento le persone che soffrono di solitudine. Il rischio di rimanere “attaccati” al telefonino o davanti a un video è alto, ma che genere di comunicazione è questa? Sempre veloce, sintetizzata, piena di simboli… Che cosa significa avere 1000 amici o seguaci e non salutarli nemmeno quando si incontrano?? Siamo davvero sicuri che questa è “comunicazione”??
Un caro saluto a tutti
Massimo
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Monica Landro says:
Giu 10, 2013
Max! hai toccato il punto nevralgico di questa società 2.0!! Siamo soli con noi stessi o siamo in tanti?? Mah!
Se non hai facebook, ma anche se non hai whatsapp sei tagliato fuori!!!
Non è possibile questa cosa. Non ha senso e sta a tutti noi disciplinare i mezzi di comunicazione che ci vengono offerti per farne -come giustamente dici tu- degli strumenti al nostro servizio e non i nostri “alter ego” senza i quali sentirsi un po’ minore. Questo, per esempio, è un problema degli adolescenti, che lottano con i genitori per avere fb, skype o whatsapp, altrimenti gli amici non sanno come contattarli. Ecco, qui bisognerebbe intervenire seriamente da un punto di vista sociale, psicologico, educativo e didattico.
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Francesco Presutto says:
Giu 11, 2013
Ricordo che una decina d’anni fa un caro amico spesso veniva escluso da serate o feste semplicemente perché sprovvisto di mail. Oggi succede la stessa cosa con i social network: bisogna esserci per non finire nell’ oblio. Personalmente a me una telefonata piace ancora farla per comunicare one to one, ma l’utilità e la comodità dei social network è innegabile. Sta a ciascuno farne buon uso e non esserne sopraffatto.
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Monica Landro says:
Giu 12, 2013
Ciao Francesco!!
Come c’è scritto nella “mia vetrina” di Linkedin, passo parecchio tempo su internet per lavoro ma anche per interessi personali: sono indubbiamente un’internauta e utilizzo la rete anche per intrattenere rapporti con amici lontani…anche se una bella chiacchierata di 3 ore con la tua migliore amica d’infanzia buttata sul divano al buio,
è impagabile!!!!
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timoteo08 says:
Giu 10, 2013
A me piacerebbe migliorare l’uso di linkedin, e concordo con Monica, dal punto di vista professionale è molto utile, e non si tratta solo di una vetrina,; non so voi ma io trovo singolare l’abuso dello strumento sia nell’annoverare competenze professionali che non si hanno – per natura ho sempre diffidato da chi sa tutto di tutto- sia nell’ inserire cv di 10 pagine mettendoci dentro anche il corso di ricamo! D’altronde è storia recente l’invenzione di sana pianta di cv lauree e master vari! Perciò occhio il troppo storpia ….
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Monica Landro says:
Giu 10, 2013
Esatto!! Su Linkedin hai l’opportunità non solo di dire che titoli hai, ma soprattutto di costruirti una reputazione personale “sul tuo proprio campo professionale”….e trovo che sia un’ottima opportunità per ampliare la sfera lavorativa, se gestito in questi termini.
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aureliano says:
Giu 10, 2013
Ho una curiosità che giro a Monica….per utilizzo professionale, cioè per pubblicizzare una attività, quali altri social possono si possono considerare oltre a FB? Twitter non mi pare proponibile…. mi pare più uno strumento per “promozionare” una persona che vuole accreditare una dimensione “pubblica” che non una attività professionale…. o sbaglio? Grazie per il contributo, davvero ineterssante. Aureliano.
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Monica Landro says:
Giu 11, 2013
Ciao Aureliano, intanto credo si debba fare un distinguo tra pubblicità a pagamento e pubblicità data dalla viralità che si fa sui social. Sicuramente FB rimane un punto di riferimento per le inserzioni pubblicitarie (a pagamento) o per lanciare eventi (si creano gratuitamente), ma in realtà io ritengo che dipenda dal tipo di attività che si intenda promozionare. Per esempio non è proprio vero che TW non funzioni in tal senso: le testate giornalistiche o le televisioni promuovono ampiamente bene le loro attività su quel social e rimane sicuramente per loro il mezzo migliore di portare la gente sui loro siti (e magari ottenerne un abbonamento). In generale i “big four” sono FB, TW, Google+ e Linkedin. Gli altri entrano un po’ nel calderone dei tanti social che ci sono e dei quali non troppo si parla (a parte Pinterest).
Permettimi di spendere una parola sulla piattaforma YOUTUBE (il mio preferito in assoluto!!!): non è un vero e proprio social ma attraverso i like, i commenti e lo share lo si può gestire per business ugualmente. Su YT un’azienda, un privato, una società, un ente, una TV si può creare il suo canale e gestirlo sia con pubblicità a pagamento (“promuovi video”) sia con grande lavoro di gestione del contenuto. Ci sono persone (cuochi, personal trainer, insegnanti..che ne hanno fatto un vero e proprio lavoro, retribuito!). YT merita un discorso tutto suo, che magari, potremmo valutare per un altro articolo. Considera solo che sono certa del fatto che un giorno non molto lontano questa piattaforma sostituirà la nostra TELEVISIONE, ed il bello sarà che si potrà vedere ciò che si vorrà quando si vorrà, senza attesa di orari e giorni!
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aureliano says:
Giu 12, 2013
Grazie Monica, leggerò con molto interesse l’articolo su Youtube, un media di cui so poco e mi intriga molto.
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Monica Landro says:
Giu 12, 2013
Youtube è un mondo fantastico!!! Anche se, come tutto, ha il suo rovescio della medaglia…
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