Non possiamo esimerci oggi da un pensiero sulla Sicilia. Sento da parte del nuovo governatore e dei suoi sostenitori parole di comprensibile entusiasmo e fiducia nella possibilità di un radicale cambiamento, parole che a pelle mi sembrano sincere. Tuttavia, non riesco ad evitare una sensazione di profondo scetticismo. Che, beninteso, nulla ha a che vedere con la qualità delle persone e della parte politica che rappresentano, sulle quali non so abbastanza e non mi pronuncio.
Ragioniamo invece sul bubbone che il nuovo governo dovrà incidere. Il bilancio regionale della Sicilia, secondo la Corte dei Conti, presenterà a fine 2012 una voragine da 6 miliardi di euro. Dal 2007 al 2011 il debito è più che raddoppiato. La Regione ha in carico 20.300 dipendenti (sì, avete capito bene…) di cui 1.800 dirigenti. Cinque volte quelli della Lombardia. A questi vanno aggiunti 25 mila forestali e lavoratori socialmente utili e 34 società controllate (altri 7.000 dipendenti) di cui 21 in perdita. La sanità, nonostante gli sforzi, permane in pesante disavanzo. La gestione dei rifiuti è un buco nero da mezzo miliardo all’anno. Non parliamo delle centinaia di contratti di consulenza. E via di questo passo.
Per quanto la Regione incassi una larghissima parte dei tributi riferibili al proprio territorio, il tracollo finanziario viene evitato soltanto grazie ai trasferimenti statali. Si potrebbe candidamente pensare che, a fronte dei finanziamenti erogati, lo Stato possa esercitare quantomeno poteri di controllo sulla spesa. Niente affatto! Trattasi di Regione a statuto speciale, di fatto impermeabile ai meccanismi di monitoraggio applicati alle altre Regioni. La controprova: a luglio la Commissione Europea ha disposto il blocco dei finanziamenti europei a seguito di “carenze significative nel funzionamento dei sistemi di gestione e controllo”. Per non aprire il capitolo circa la trasparenza dei bilanci regionali.
A fronte di cotal bubbone, di quali strumenti di chirurgia avanzata potrà disporre il nuovo governo regionale? Mettiamo in fila alcuni elementi e diamoci la risposta. L’esecutivo non dispone di una maggioranza in consiglio regionale. Il governatore ha candidamente dichiarato oggi che dovrà trovare di volta in volta, sui singoli provvedimenti, “sei uomini di buona volontà disposti a votarli” (parole testuali). L’opposizione si annuncia durissima e ha già cominciato a battere la grancassa. E per quanto riguarda il sostegno popolare, condizione molto rilevante per poter iniziare una seria azione di risanamento…. il 50% dei cittadini siciliani non è nemmeno andato a votare. Auguri sinceri governatore. E che Dio ce la mandi buona.
10 comments
giusi b says:
Ott 31, 2012
Da siciliana, ahimè, come darti torto! La situazione è chiaramente in bilico e non facile da gestire nonostante i migliori propositi del nuovo governo. In Sicilia si evince una diatriba tra bisogno di cambiamento e disillusione e il risultato delle elezioni, astensione compresa, ne è una chiara dimostrazione.Voglio essere (forzatamente) ottimista e sperare che prevalga su tutto e tutti il benessere della mia regione!
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adone paratore says:
Nov 1, 2012
Concordo con l’articolo e con l’intervento di Giusi B.
Da mezzo siciliano quale sono il problema l’ho sempre chiaramento sentito pur vivendo da sempre fuori dalla Sicilia.Sicuramente bisogna aumentare i controlli statali sulla spesa pubblica siciliana, anche modificando le leggi e gli Statuti. E’ questo e’ un discorso. Ma il vero nocciolo della questione sta nella capacita’ della gente, dei siciliani stessi di darsi una scossa e di cambiare. Vera volonta’ di cambiamento da dentro,da soli, partendo dalle coscienze.Anche senza l’aiuto di Dio.
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gino berto says:
Nov 1, 2012
“Aiutati che il ciel ti aiuta”
Sei Regione a statuto SPECIALE; puoi fare senza tanti controlli quello che altre Regioni devono giustificare; ricevi denaro buono direttamente dai tuoi cittadini e generosi rabbocchi dallo Stato centrale; hai un Popolo che aspetta da SECOLI il segnale di un primo cambiamento; godi di coste, mare e sole di una bellezza incantevole; hai una terra che produce vino, olio, mandorle, agrumi e ogni altro bene, che non hanno pari.
La Sicilia dovrebbe essere davvero una Regione di punta dell’Italia, ed invece da decenni, secoli, arranca nelle solite acque putride e paludose.
Per quel Popolo è arrivato il momento di aiutarsi, perchè solo così il ciel di turno potrà aiutare, sempre che sia un “ciel”.
In altre parole questo governo, che sembra animato di buona volontà, deve far conto del supporto di una popolazione con le maniche rimboccate. In questo senso Grillo sembra aver portato, “via mare”, un vento che non accetta l’inanità, una sferzata di responsabilizzazione, una richiesta di intolleranza verso il solito andazzo.
Chissà se l’insieme di queste novità porterà ai primi veri cambiamenti: no ad alleanze politiche con i soliti personaggi, piuttosto si torni alle urne; no a strutture inutili o assistenziali che tolgono energia e voglia di fare; no a clientelismi che infarciscono le amministrazioni di persone inutili se non dannose…..
E’ qualunquismo questo? Non lo so. Di certo il qualunquismo talvolta mette in fila le priorità che non sono considerate perchè qualunquistiche.
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luca p says:
Nov 1, 2012
Ho letto ieri sul Sole che, in barba alla situazione drammatica dei conti, nell’anno 2011 la Regione ha assunto 4.857 persone! Nello stesso articolo si riportava anche una “chicca”: i dirigenti della Regione Sicilia, in assoluto tra i più pagati, hanno una clausola di salvaguardia che ne GARANTISCE il livello retributivo INDIPENDENTEMENTE da qualsiasi processo di riorganizzazione. Ragazzi questo è il livello. Per me c’è una sola strada: VIA lo statuto speciale e alla Sicilia si applichino le stesse regole valide per tutti gli altri!
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aureliano67 says:
Nov 1, 2012
Caro Gino, anche io come te mi voglio avere fiducia che il movimento di Grillo possa portare un po’ d’aria nuova. Oggi però viene riportata sui giornali una dichiarazione del neoeletto Cancelleri che mi ha molto deluso: “siamo contrari a ridurre il personale”. Ahi ahi mi sono detto, si comincia subito a pensare a non inimicarsi nessuno…??
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giulia rossi says:
Nov 6, 2012
A proposito del fenomeno Grillo nelle elezioni siciliane, segnalo alcune osservazioni interessanti circa l’impatto rivoluzionario del web e dei social media per orientare l’opinione pubblica. Fonte: Italia Oggi.
http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1797018&codiciTestate=1&titolo=C%27è%3B%20un%20effetto%20Steve%20Jobs%20anche%20sulla%20politica%20italiana
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alessandro m says:
Nov 6, 2012
non solo la Sicilia ma tutto il nostro Stato non può andare avanti con il gravame di gente improduttiva. Se Cancelleri li vuole tenere tutti, che li mandi a fare qualcosa di utile o tagli gli stipendi. Di alternative non ce ne sono molte. Purtroppo il piano Marshall è terminato nel 1951
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rosa romano says:
Nov 12, 2012
Da Siciliana doc concordo su tutto, tranne sul numero elevato ed inutile di forestali, visto che è risaputo che il territorio siculo è altamente boschifero…scherzi a parte, credo che lo scetticismo sia ad oggi il sentimento più diffuso. Rosario Crocetta sembra avere buonissimi propositi, idee chiare e grandissimo entusiasmo… inoltre potrebbe rappresentare il “nuovo”… si propone come eroe anti-mafia vista la condanna a morte che incombe sulla sua persona, ha presentato una lista con persone apparentemente oneste e senza guai giudiziari, ha iniziato il suo mandato con un paio di colpi da maestro (leggasi paraculate)quali il taglio del suo stipendio e la nomina di Franco Battiato come Assessore alla Cultura sono…Ho espressamente usato il condizionale potrebbe perchè il nuovo Governatore della Sicilia per diventare il Sindaco dei Siciliani (così ama farsi chiamare) ha usufruito dell’ appoggio di quello che in Sicilia rappresenta il “vecchio”, l’eroe anti-mafia Rosario ( ama farsi chiamare anche così) è stato supportato, infatti, da quel PD che per molto tempo ha sostenuto Raffaele Lombardo e da quell’ UDC che è stato testimone di amicizie fraterne tra i suoi esponenti di spicco e quel galantuomo di Salvatore-Totò Cuffaro… Questo per me vuol dire che si vuole cominciare un gioco nuovo sempre con gli stessi giocatori, chissà cosa ne verrà fuori? La Sicilia astensionista e non solo sta a guardare…senza aspettative, pigra e indolente come sempre… a tratti rassegnata e in quanto tale facile agli entusiasmi che il miraggio Grillo può suscitare… in fondo la sua impresa compiuta nello Stretto di Messina resterà nella storia, facendo impallidire anche il povero Garibaldi ;))
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david pierantozzi says:
Nov 12, 2012
Diamo il benvenuto a Rosa sul nostro blog con particolare piacere e la ringraziamo per questo lucido spaccato sulla sua Sicilia. Si conferma una terra difficile da capire per chi la conosce solo dai mezzi d’informazione. La sensazione e’
che al tentativo di comprensione sfugga sempre qualcosa… che nulla sia mai chiaro e univoco. Anche sulla luce della vittoria si proiettano già tante ombre, lunghe ombre di un passato che non si mette mai completamente alle spalle. Mentre la parte più indolente o rassegnata di questo popolo, come ci ricorda Rosa, osserva forse distratta, forse un po’ divertita un teatrino già visto troppe volte, se non fosse per quello strano nuotatore genovese sullo Stretto.
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monica l says:
Nov 23, 2012
Che posso dire? Ciò che accade è già lucidamente e chiaramente scritto in tutti gli interventi, fotografati da ogni angolazione possibile. Io, nata a Milano ma figlia di 2 messinesi ho vero agrume di Sicilia nelle vene e quindi il mio cuore è sempre lì a guardare quello Stretto di Sicilia meraviglioso, profumato, alla luce del tramonto…me lo ricordo quando da piccolina da scilla passavo a cariddi! Quel traghettamento mi portava in paradiso! Alla partenza della nave, già mi sembrava di vedere mio nonno che mi aspettava dall’altra parte! Guardavo il mare pulitissimo, azzurro prima, blu scuro dopo e poi quella schiuma che affiorava da sotto lo scafo…e le luci della città di Messina, lì allineate: mi sembravano una collana che adornava la “mia” terra. E la Madonnina, al Porto, a salutarmi…ed io a sorriderle! All’arrivo il nonno e tutti gli zii, i cugini! Le lunghe estati al mare, gli scogli, le corse, la gita a Taormina, le piccole cassatine (le minne di sant’agata!!), la salita sull’Etna e poi, più avanti negli anni, i templi greci. E ancora: le isole Eolie, le Egadi. Che terra meravigliosa; potrei descriverne ogni angolo, talmente l’ho girata. Per favore, Crocetta, riporta quei colori, quei profumi, quel calore di quegli anni! Ridai linfa ai siciliani che non hanno neanche più voglia di votare per salvare i miei ricordi di bambina.
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