Cari amici, la notizia è di quelle rivoltanti. Sapete quanto siamo allergici alla demagogia e restii ad unirci ai cori forcaioli, ma questa volta è stato davvero passato il segno della decenza. Tra protagonisti e comparse, lo schifo è davvero bipartisan. Riportiamo la notizia.

Fiorito andrà in pensione a 50 anni con vitalizio di 4000 euro al mese. Il Giornale: «la legge del Lazio del 1995 prevede come base di calcolo l’80% dell’indennità parlamentare (circa 5.200 euro) più l’intera diaria (3500 euro) per un totale di quasi 9mila euro. L’importo del vitalizio poi si ottiene a seconda degli anni di consiliatura. A Fiorito, che aveva già all’attivo una legislatura prima di quella targata Polverini, spetta il 40%, quindi circa 4mila euro al mese». Il diritto all’assegno maturerebbe a 55 anni ma rinunciando a una piccola percentuale si può anticipare a 50 anni, quindi anche Fiorito potrebbe seguire questo iter.

Tra rabbia, disgusto e disperazione ci chiediamo: come se ne esce? Il “tutti a casa” sembra non bastare più. Cresce (ahimè) la tentazione del forcone!

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