Terzo sito più visitato al mondo dopo Google e Facebook, YouTube è una piattaforma che consente la condivisione e la visualizzazione di video. In occasione del suo ottavo compleanno, ha svelato i dati che lo riguardano: 1 miliardo di utenti, cioè quasi una persona su due che navigano su Internet, 100 ore di video ogni minuto e un totale di 6 miliardi di ore di filmati. Un fenomeno clamoroso, che costituisce una parte rilevante della navigazione in rete non solo dei privati, ma anche delle aziende. Ed è proprio sull’utilizzo aziendale che, come Labeconomy, vogliamo svolgere qualche breve considerazione.

La creazione di un canale YouTube è il modo che le aziende adottano per promuoversi. Mentre Facebook punta sulle immagini e Twitter sulle parole, YouTube utilizza i videoclip. Il canale aziendale può avere un trailer di presentazione e una finestra dedicata all’informazione sulle proprie attività. I video possono essere organizzati in playlist in base all’argomento che trattano. Un’azienda musicale, per esempio, caricherà video e li dividerà in playlist di generi musicali. Un’azienda che vende abiti, creerà una playlist di prodotti in base alle collezioni. Che tipo di video caricare? Non c’è limite allo spirito di iniziativa. L’azienda musicale caricherà il videoclip di un cantante o di una canzone con l’immagine della copertina del disco. L’azienda di abbigliamento caricherà una slide di fotografie con una musica di sottofondo. YouTube permette di inserire sottotitoli e annotazioni che possano spiegare meglio il prodotto ed una “descrizione” del video. Nella descrizione – consigliatissima ai fini dell’indicizzazione del video medesimo – mai dimenticarsi di inserire il link allo store di iTunes, nel caso di musica, o il link al sito dell’impresa di abbigliamento, nel caso di abiti. Se l’utente fosse interessato a quanto sta vedendo, con un semplice “click” si ritrova subito nel luogo dove potere acquistare quanto ha visto. E non bisogna qui certo spiegare il concetto di acquisto d’impulso!

Su YouTube sei visibile in tutto il mondo: scrivere in inglese, oltre che nella propria lingua, aiuta. Inoltre YouTube, con lo stesso principio che governa Google, fa in modo che il canale possa arrivare direttamente agli utenti potenzialmente interessati, magari sotto forma di video consigliato. Questo avviene grazie soprattutto ad un buon lavoro di tag (cioè “parole chiave”), da inserire sia nel canale che nello stesso video. Tramite i tag, l’inserzione pubblicitaria apparirà sui video o sulle pagine di chi è interessato a quel prodotto. Se sei appassionato di moto e guardi sempre video di quel genere, ecco che troverai le pubblicità di moto e viaggi. Se sei appassionata di cucina, troverai la pubblicità di canali di cucina, di libri di cucina, di corsi di cucina, eccetera. Attenzione: non è così semplice trovare i tag giusti, ed in questo aiutano l’esperienza, lo studio di mercato ma anche Google Trend, un sito creato da Google allo scopo.

L’abbinata Google / YouTube ha tutte le motivazioni per far sì che l’utente lavori nel modo migliore, in modo da accontentare colui che carica, colui che cerca e colui che sceglie di fare pubblicità. Scommetto che vi si è illuminata una lampadina!! Ebbene sì, su Google / YouTube (ma anche Facebook) ad interagire sono tre entità: uno carica gratis, uno usufruisce gratis e il terzo paga perché questo possa avvenire. Eccola qui la vera rivoluzione rispetto alla televisione! Grazie alle nuove tecnologie, il marketing entra in casa tua con più probabilità di essere gradito, aspettato, cercato. Io trovo che tutto questo sia estremamente affascinante. Voi no?

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