Raccontare esperienze di successo come “antidoto” alla crisi. Tra i propositi fondamentali di Labeconomy, c’è proprio il tentativo di attingere da esperienze virtuose e cercare di condividerne gli elementi di forza e di capacità reattiva. Con questo spirito, ho intervistato l’ing. Stefano Allegri, titolare di Panificio Cremona Italia, azienda che opera  nel settore della panificazione e dei prodotti da forno, per capire come si possa fare innovazione ed essere assolutamente competitivi anche in un settore tradizionale e con una struttura di piccole dimensioni.

 

Ing. Allegri, come ha inizio la sua avventura?
Dopo una prima esperienza imprenditoriale nel settore della progettazione di impianti, ho avvertito il forte desiderio di creare una attività manifatturiera. Così nel 2005, insieme a mio fratello, abbiamo deciso di fare il grande passo ed abbiamo costituito Panificio Cremona Italia, panificio industriale che realizza prodotti da forno precotti e surgelati. Le specialità che ci caratterizzano sono pani, pani farciti, pizze e focacce.

Come si può essere innovativi in un settore che più tradizionale non si può?
La visione è stata quella di creare qualcosa che non ci fosse, di assolutamente differente, un prodotto capace di dare emozioni. Nulla meglio del pane poteva essere la risposta. Con Panificio siamo riusciti a rivoluzionare una “filosofia di prodotto” tradizionalmente basata su una vita brevissima e su consumi a livello territoriale, proponendo nuovi prodotti consumabili a grandi distanze e con vita lunghissima. Tutto questo è stato possibile grazie alla tecnologia della surgelazione, coniugata con la tradizione dell’artigianalità: ricette “classiche”, esperienza dell’uomo, scelta delle materie prime.

Una combinazione innovativa di tecnologia e tradizione è dunque alla base del vostro successo…
Sì, esattamente questa è la nostra forza. Il connubio tra tecnologia e tradizione, oltre ad un sistema di qualità certificato che consente elevato livello di controllo dei processi, garantisce la produzione industriale di prodotti artigianali eccellenti, costanti nel tempo e sicuri. Particolare non trascurabile, i nostri prodotti son tutti fatti con l’uso di biga, un pre-impasto con oltre 48 ore di lievitazione, che garantisce gusto, fragranza e stabilità. Questa formula ha consentito a Panificio di acquisire crescenti quote di mercato in Italia e all’estero.

Ci racconta della vostra recente e innovativa proposta per i celiaci?
L’innovazione deve essere una costante nella vita dell’impresa. Nel 2011 abbiamo fondato Glutens, un nuovo panificio industriale che realizza prodotti da forno precotti e surgelati senza glutine. L’idea di fondo è sempre la stessa: prodotti assolutamente gustosi e artigianali, realizzati attraverso  un sacchetto impermeabile al glutine che consente al prodotto di essere cotto in forno senza rischi di contaminazione. Oggi grazie al nostro progetto i celiaci, per la prima volta, possono consumare prodotti anche in panetteria ed al ristorante, senza più le grandi limitazioni che caratterizzano chi soffre di questa malattia.

Sappiamo che avete costituito, insieme ad altri imprenditori, una rete di imprese. Di cosa si tratta?
Proprio quest’anno abbiamo partecipato ad un progetto confindustriale per la creazione di una rete di imprese con risultati molto positivi. Con altre tre realtà del settore alimentare ci siamo impegnati a sottoscrivere un “contratto di rete” che ci sta portando ad attività di innovazione attraverso un arricchimento reciproco e all’internazionalizzazione dei nostri prodotti. La mia opinione personale, derivante dall’esperienza maturata, è che oggi innovare è possibile anche per le PMI. Occorre trovare la nicchia di riferimento esprimendo una visione originale, in una dimensione che risulta fuori scala per i grossi gruppi.

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