Nel leggere i resoconti circa le varie bozze ed indiscrezioni che circolano sul prossimo decreto “cresci Italia”  non posso nascondere alcune perplessità…. leggo che la liberalizzazione della vendita di farmaci, importante misura per ottenere finalmente una riduzione dei prezzi, si limiterebbe alla apertura di nuove farmacie; che la riforma della professione notarile consisterebbe nel bandire due nuovi concorsi per un migliaio di nuovi notai; che si prevede di emettere un po’ di nuove licenze di taxi e di estendere ulteriormente l’orario di apertura dei negozi. Per non parlare della abolizione delle tariffe minime dei commercialisti, misura già varata in agosto (non si vede perchè ribadirla!) e a nostro avviso abbastanza demagogica, in quanto già oggi in pratica le tariffe sono sostanzialmente libere.

Sparirebbe l’ipotesi di liberalizzare la vendita di farmaci di fascia C; nel settore del gas (su cui scontiamo bollette da record) verrebbe accantonata l’ipotesi di separare la rete dalla gestione del servizio e così pure per i trasporti ferroviari. Nulla di concreto ho letto circa il settore elettrico, mentre per banche ed assicurazioni… compare soltanto un provvedimento sui costi del prelievo bancomat e delle polizze sui mutui ! (nulla per le imprese!).  

Speriamo non vada così. Avremmo  come unico effetto quello di avere un maggior numero di soggetti (più farmacisti, più notai, più taxisti) a vendere gli stessi prodotti e servizi agli stessi clienti, e probabilmente agli stessi prezzi! In una pura logica di “aggiungi un posto a tavola che ci stai anche tu!”. Per carità, meglio di niente. Ma ancora una volta, se così fosse, non si metterebbe mano ad un vero cambiamento delle regole della concorrenza, capaci di ottenere anche un reale beneficio in termini di prezzo delle prestazioni per i cittadini e per le imprese.
Ed alcuni settori carattarizzati da situazioni di monopolio o al massimo oligopolio (energia, gas, trasporto pubblico) non verrebbero scalfiti, in barba ai costi record di questi servizi.
Spero di essere smentito tra pochi giorni ma, se così non fosse, la montagna avrà partorito un altro topolino!

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